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lunedì 27 febbraio 2012

The Departed, il meglio di Scorsese


The Departed, il bene e il male


Martin Scorsese trionfa nel 2006 con questa pellicola che entra di diritto nell’olimpo del cinema. Il cast è eccezionale, due protagonisti Matt Damon e Leonardo Di Caprio in splendida forma; Jack Nicholson formidabile nel ruolo del gangster spietato.

La trama: un boss della malavita di Boston, Frank Costello, ( Nicholson ) prende sotto la sua protezione un giovane ragazzo, Colin Sullivan, ( Damon) e lo spinge una volta cresciuto ad intraprendere la carriera di poliziotto. Dopo aver fatto carriera grazie all’appoggio del gangster, avvierà con lui una collaborazione malavitosa. Dall’altra parte, Billy Costigan, (Di Caprio) un agente che ha appena finito l’addestramento verrà fatto infiltrare nella banda di Costello per cercare di incastrarlo; inizierà una caccia alla talpa da parte di entrambe le fazioni, giustizia e criminalità, senza tregua.

Finalmente il regista italo americano torna sotto i riflettori con questo epico gangster movie. La trama non originale è di sicuro migliore di quella da cui è stata ispirata. La caratterizzazione dei personaggi è semplicemente fantastica, ognuno ha i suoi lati deboli e suoi cedimenti eccetto Nicholson. 

Il personaggio di Frank Costello sorprende per la sua crudeltà, un vero e proprio simbolo del male, sicuro di sé e deciso a mantenere la sua autorità di terrore persino sfidando apertamente la legge. Lo sviluppo della trama però si basa soprattutto sulla falsa vita, fatta di menzogne di Costigan e Sullivan, quest’ultimo però molto più agiato rispetto al “collega”. 

Una battaglia tra bene e male dove entrambi arrivano spesso a confondersi fino a far parte l’uno dell’altro. Colpi di scena a non finire e alta tensione nei momenti in cui i protagonisti rischiano la propria falsa identità.

Scorsese firma questo capolavoro con i tratti caratteristici delle sue opere: alta realisticità e poco spazio per le sequenze drammatiche, basti pensare alla risoluzione rapida e violenta nel finale che non lascia quasi il tempo allo spettatore di rendersi conto di cosa stia accadendo.
Un oscar meritatissimo nel 2006 per il miglior film, stra-consigliato per chi ama il genere gangster e non.

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